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Francesco
Amato ![]() |
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E' nato
a Catania, dove alterna la sua attività forense (è infatti
avvocato) con una ricca e sorprendente produzione pittorica. Esponente
del movimento "Verticalista" catanese, ha partecipato a diverse
collettive in Italia e all'estero. |
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Principali
presenze |
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Di
Lui hanno detto …. (Nino Raciti) “Francesco Amato coglie gli aspetti mutevoli dell’individuo, filtrando dal colore le condizioni essenziali della sua contemporaneità. La condizione umana definita attraverso cultura e sentimento, nella circolarità della fantasia”. (Andrea Giaquinta) “… Molti dei suoi quadri mi sembrano sospesi fra sogno e realtà e il confine di questi due mondi è un’ineffabile composizione di forme e di colori”. (Massimo Vallerani) “… Amato desidera tornare all’essenziale della luce usando un linguaggio rivelatore di cromie pure e di contrasti decisi, senza cercare la decorazione. Rifiuta il repertorio pittorico già percorso dalla contemporaneità, codificando un’astrazione diversa esaltata da campiture e stratificazioni quasi incoscienti. I quadri si muovono nello spazio e costituiscono un continuum imperfetto di eleganza tra sogno e sentimento. Solo la realtà ci pone in una condizione di scelta, mentre in questo caso il pittore guarda con neutrale scetticismo ad ogni accadimento. Ogni vero sentimento è un’astrazione magica, un’anatomia di forme decontestualizzata: i pesci celesti possiedono il moto caotico delle idee: le mani cercano di stringere le code … tutto fugge tra vertice ed orizzonte: l’ascesi è la tela inspiegabile”. (Gaetano Longo) "…Non chiesi alcuna spiegazione dei quadri, preferivo andare sottotraccia, ovunque mi portassero. Poi dentro di me, concentricamente, si allargò questa frase : "ogni similitudine ha una sua microeternità che nel divenire s'inzeppa d'interferenze suggestive, come nell'immersione si cerca l'oscurità dopo tanta luce". |
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