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Vanni Pellegrino |
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Nasce a Briga
di Messina nell’agosto del 1948. Pittore autodidatta, dal suo studio, appollaiato sulle colline che fanno da quinte al mitico scenario dello stretto di Messina, trae ispirazione per le originalissime creazioni pittoriche, che spaziano da scorci paesaggistici dall’atmosfera abbagliante, al ritratto con sottile scavo psicologico, alla natura morta che esplode in accostamenti multiformi. |
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Vanni Pellegrino ha partecipato
a collettive e personali in varie città: Roma, Palermo, Catania,
Milano, Messina, Venezia, Firenze.
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Di lui hanno detto Oltre a Giorgio Falossi ne il “Il Quadrato”, (Antonio De Bono – “Arte più Arte”). “… Egli fa attenzione all’atmosfera, intento ad esaltare una figurazione dall’accento espressivo mediterraneo, per aspirare ad una semplicità dell’eloquio che esprime la poetica delle forme, con un proprio innato candore… Le forme nitide e calde …sollecitano momenti di gaudio interiore … Una pittura che punta sugli stati d’animo e sul sentimento, non come imitazione della Natura ma come trasfigurazione della realtà”. (Patrizia Danzè – “La Sicilia”). “… La sua cifra, nel figurativo realistico che la contraddistingue, è legata alla Sicilia, né vuole discostarsene, tra echi classici e la grecità di cui … l’isola è intessuta …. (Antonio Saccà – “Secolo d’Italia”). “…. sgorga potente una Sicilia che a prima vista somiglia alla Sicilia neorealista di Guttuso, di Migneco, o a quella “meridionalista” di Levi, mentre è una Sicilia ritualizzata, solenne e monumentale…. Le figure della vita corrente della Sicilia … piccoli assembramenti di case e di castelli assumono dimensioni, compattezza e incisività mai da altri raggiunte o concepite ….” |
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