Jose Russotti

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Le sue opere

1. L’Urlo Afgano - olio su tela cm 47 x 67
2. Seby - olio su tela cm 70 x 80
3. Negritudine - olio su tela cm 67 x 47
4. Lo sguardo - olio su tela cm 90 x 70
5. L’Età dell’oro - olio su tela cm 60 x 85
6. Solitaria beach - olio su tela cm 80 x 80
7. Linorosso/Linogiallo - olio su tela cm 75 x 100
8. Notturno di seta - olio su tela cm 79 x100
9. Linorosso - olio su tela cm 75 x 100
10. Il Piumone - olio su tela cm 115 x 110
11. Drappin/Sky - olio su tela cm 89 x 45
12. Novilunio - tecnica mista/collage cm 100x100
13. Parete interna: Novilunio - tecnica mista/collage cm 100x100
14. Segni/Ali: L’Acqua - tecnica mista/collage cm 100 x 100

Nasce a Ramos Mejia (Argentina) nel 1952, vive e lavora a Messina.
Ancora bambino, nel 1959, si trasferisce con la famiglia a Malvagna (ME), terra natale dei suoi genitori. Trascorre la sua gioventù a Messina e completa gli studi presso la scuola per le Arti Grafiche “B. Longo” di Pompei (NA). Dopo un primo periodo di esperienze pittoriche formative di carattere prettamente realista, viene a contatto con gli artisti dell’Astrazione messinese e con loro matura ed approfondisce il suo impegno artistico. Molteplici sono gli interessi che Josè Russotti cura nel settore delle arti: dalla pittura alla poesia alla letteratura in genere, con una passione che ostinatamente coltiva da sempre, una passione dove traspare l’amore sincero per la sua seconda patria: la Sicilia.

“Boccetta Arte” (Milano - febbraio 1990)
“Figurativo + Astrattismo = Pittura” (Malvagna – Me - luglio 1988)
“Segni/ali” (Galleria La Palazzata - Messina - febbraio 1989)
“ExpoArte” (Bari - marzo 1989)
“Collettiva” (Galleria Interarte - Milano - febbraio 1990)
“Collettiva Programma arte” (Galleria Interarte - Milano - ottobre 1990)
“Biennale d’arte” (S. Agata Militello – Me – novembre 1990)
“Un chilometro d’arte” (Pettineo - Me - giugno 1992)
“Il Michelangelo simulato” (Teatro v. Emanuele - Me - aprile 1995)
“Tre per nove 2000” collettiva Galleria d’Arte l’Airone - Messina - (Novembre 2000)

Di lui hanno detto
(Lucio Barbera) “… Questa pittura riduce al minimo il regno del visibile, fondando la sua struttura, apparentemente elementare, sul lampo dell’appunto, sulla incerta irrequietezza dell’esperimento tecnico o anche sul semplice annuncio di qualcosa ancora da eseguire. A tanto l’artista messinese è giunto attraverso complicati sentieri, percorrendo un tragitto non lineare, ma pronto (e costretto) a combinare contrastanti esperienze guidate sempre, comunque, da una segreta bussola che silenziosa ha indicato il cammino pur quando la strada sembrava smarrita …”. (...continua)
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